Cooperazione con la scuola Achiut Patwardan, Varanasi, India.
"Il mondo è così, ingannevole, i politici disonesti, la mentalità del denaro... Se non si è adeguatamente educati, ci si scivola dentro. Cosa pensate che sia l'educazione? Serve ad adattarsi al meccanismo dell'ordine, o del disordine attuale delle cose? O pensate che dovrebbe essere qualcos'altro?".
J.Krishnamurti

Nell'immagine: tutta la scuola a febbraio 2023 (immagine di Daniele Baldacci)
La Scuola A. Patwardan è un piccolo gioiello dell'educazione rurale: le bambine e i bambini che la frequentano trovano un luogo dove imparare e giocare, trovano un ambiente dove c'è rispetto reciproco, cura e affetto. La scuola si trova alla periferia di Varanasi, antica, popolosa e caotica città che sorge sulle sponde del sacro Gange in Uttar Pradesh. A Varasi gli estremi convivono: l'estrema ricchezza e l'estrema povertà, il caos del traffico e la quiete dei templi, le antiche tradizioni e lo sfruttamento del turismo, la sacralità del fiume e il suo inquinamento, la corruzione e la preghiera. I bambini della scuola provengono dai vicini villaggi di piccoli agricoltori e di lavoratori.
La A. Patwardan è parte della Fondazione Krishnamurti Indiana (KFI) e accoglie quasi trecento bambine e bambini. Ci sono stato per la prima volta quindici anni fa, ne ho visto la bellezza, la dedizione degli insegnanti e anche la scarsità dei mezzi, il rischio di chiudere per mancanza di fondi. Su un muro era stato scritto in tutte le lingue conosciute: ce la faremo, we shall overcome. Da allora ho cercato di aiutare la scuola a vivere e a crescere; ho incominciato dando quello che potevo, ne ho parlato con gli amici in Italia e organizzato una rete di sostenitori, ho creato un'associazione, Il Fiume della Vita, per raccogliere e gestire le donazioni e ho mantenuto i contatto con la scuola visitandola tutti gli anni e scrivendo ogni anno una newsletter di informazioni a chi dona ed è interessato a questo piccolo angolo di mondo.
Donare per sostenere la scuola, oggi che ci troviamo quotidianamente sotto la pressione di molte richieste d'aiuto urgente, può essere visto come troppo per noi, ed è comprensibile. Ma dovremmo pensare anche che è sostenendo i sogni e i sorrisi dei bambini, è sostenendo quello che si muove in una direzione diversa da quella indicata come obbligatoria dalla cultura del consumo, che costruiamo un mondo buono per noi stessi, per i nostri figli e che sviluppiamo una riflessione che indichi la giusta via. Ho un sogno impossibile: che l'umanità si risvegli dal sonno del consumo forzato e dalla divisione in piccoli gruppi nazionali e religiosi, che ci sia intelligente collaborazione e pace tra tutti. In fin dei conti è solo per i sogni impossibili che vale la pena di vivere, facendo piccoli passi in quella direzione.
Per partecipare scrivi una mail a santi@casadellapace.org. Tutte le donazioni sono deducibili. Questa è l'ultima newsletter, scritta nel febbraio 2023.